Si è conclusa con grande soddisfazione e numerosa partecipazione la due giorni treiese di MarcheStorie.
La compagnia teatrale Fabiano Valenti ha organizzato un laboratorio ed unospettacolo d’intesa con l’amministrazione comunale e l’Accademia Georgica, con la direzione e la regia di Francesco Facciolli cui si deve l’ideazione delle due giornate.Il concetto centrale di questa edizione era “il dono della poesia “, forma d’arte che offre una comunicazione profonda e universale, connettendo le persone attraverso emozioni ed esperienze; bisogna dire che è stato un successo per la partecipazione di grandi e piccoli, accomunati dalla scoperta di una poesia variegata, profonda e divertente come quella di Mario Affede.
LEGGO, ASCOLTO E CREO è stato il laboratorio creativo, sabato 14, mattino e pomeriggio, in collaborazione con la dirigenza dell’I.C. Paladini cui hanno partecipato 45 bambini.
E’ stato laboratorio di lettura e di ascolto creativo (degli attori della compagnia che hanno letto le favole di Affede sugli animali) sulle poesie e sulle storie dialettali (aperto ai bambini della scuola primaria) che hanno eseguito, dopo, i racconti, i disegni e le immagini che sono state, poi, utilizzati nello spettacolo di domenica.
Domenica 15, al teatro comunale, TI RACCONTO UNA POESIA, Immagini e parole diventano spettacolo
Le Làude e le birbonate di Mario Affede; viaggio poetico popolare di metà Novecento; tramandare parole, storie e sapienze per tenere viva la cultura dei Borghi.
È stato uno spettacolo di lettura poetica, con proiezioni dei lavori eseguiti dai bambini nella giornata di sabato per la parte dedicata alle favole, ma anche l’occasione per far conoscere Affede (Agostino Regnicoli oratore), per ascoltare la storia del mutamento, durante l’Illuminismo, dell’Accademia georgica che si dedica alla campagna e alle nuove coltivazioni (Cinzia Cecchini) e il saluto del sindaco che ha avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa (Franco Capponi); tutti gli intervenuti si sono cimentati nella lettura di una poesia di Affede, con lusinghiero successo.
Le poesie più significative e conosciute di Affede sono state presentate dagli attori della Compagnia Valenti (Antonella Macedoni, Alice Menichelli, Alessandra D’Oria, Virginia Ceccherini, Sara Angeletti e Fabio Macedoni, che ha anche condotto la serata) che hanno concluso con la drammatizzazione de Le Litanie (Le Làude); il tutto alternato dalle apprezzate esibizioni all’organetto di Serena Canala.
Da sottolineare la bellissima pantomima in maschera dei ragazzi dei corsi TNT (Teatri Nuovi Treia), nella sezione dedicata alle due favole (La Cicala e la Formica e La Rana e il Bue), presentate in latino, greco, italiano, francese (ottima l’interpretazione della dirigente Silvia Mascia Paolo) e dialetto; un tentativo di dimostrare come la lingua dialettale non abbia nulla da invidiare alle lingue classichenei suoi mezzi espressivi.
“Un fine settimana stupendo – ha commentato il sindaco Franco Capponi – sia per il coinvolgimento della scuola primaria, grazie all’interessamento del vice sindaco David Buschittari, della consigliera Giorgia Pioli e della dirigente Silvia Mascia Paolo, che oltre a suggellare un rapporto stretto di questa amministrazione con il teatro continua la sua a zione educativa nei confronti dei bambini, sia per la conoscenza ravvicinata ma di un poeta come Affede che, nato a Treia e vissuto a Macerata, rappresenta la voce dialettale più significativa della nostro provincia; una voce letteraria e popolare, una mirabile fusione fra il sentimento comune e l’aspirazione al miglioramento e al superamento delle angustie del proprio ceto; una fusione che anche attraverso la trasformazione, nel secolo dei Lumi, dell’Accademia Georgica, fa pensare ad una classe sociale fervente, desiderosa di migliorarsi, curiosa di sapere, ma anche molto legata alla tradizione popolare ed ai suoi comandamenti”.
“Credo che sia stata una occasione straordinaria per calare la poesia, ed in questocaso quella dialettale di Mario Affede, nelle corde dei più giovani, ha commentato Francesco Facciolli, ideatore e regista di questa annata di MarcheStorie – invitandoliad interpretarla, capirla, contestualizzarla e farla propria. In questo è consistito,secondo me, il cuore di questa edizione di Marche Storie, almeno per noi; ne siamo felicissimi, perché è stata l’occasione che ha fatto anche da trait-d’union con la scuola, con i corsi TNT, con la compagnia Valenti, con l’Accademia georgica e l’amministrazione medesima. Quando tutte queste forze diventano sinergiche, è difficile che non ne scaturisca un lavoro apprezzabile”.
“Siamo arrivati a concludere questa quarta edizione di Marche Storie con tante collaborazioni – dichiara Fabio Macedoni, presidente della Compagnia Valenti – che si sono impegnate con molto entusiasmo; il risultato è stato ottimo, soprattutto perché stavolta abbiamo coinvolto maggiormente le fasce di età più giovani, seguendo una sorta di fil rouge che a Treia sta diventando più che un progetto. Fra pochissimo ricominceranno anche i corsi TNT, giunti alla terza annata e speriamo che pure questa esperienza cresca e affini le abitudini della frequenza a teatro”.
Treia, lì 18 settembre 2024